"Astronomica Langrenus"

 

Dagli sciami di meteore impatti sulla LUNA ?

  ...... Un'occasione da non perdere !!

 

NB: I testi, gli esperimenti di dark test e quanto contenuto in questa pagina non provengono da nessuna fonte esterna ma sono stati effettuati presso Astronomica Langrenus

Monitoraggio del lato buio del nostro  satellite  con  apparecchiature  video applicate ad un normale telescopio.

  • La  notte del 18-11-1999, durante il massimo dello sciame delle Leonidi, David Dunham con una telecamera collegata al suo telescopio Schmidt - Cassegrain di 5” con interposizione di un riduttore di focale in modo da portare l’apertura da F10 a F6,3 effettuò una ripresa della parte buia della Luna registrando una serie di flash luminosi la cui magnitudine venne stimata fra la 3 e la 7, probabili punti di impatto di meteoriti sulla superficie del nostro satellite. Al fine di cogliere l’istante in cui si verifica un presunto impatto di un meteorite sulla superficie lunare ed in considerazione del fatto che si tratta di percepirne il conseguente flash sulla parte non illuminata, sarà opportuno tenere ben presenti alcuni fattori che potranno rivelarsi determinanti per la buona riuscita del nostro lavoro. Il monitoraggio video della superficie lunare sarà l’unica modalità operativa che ci consentirà di ottenere una documentazione la quale potrà successivamente essere visionata anche ripetutamente, con lo scopo di verificare l’effettiva natura dei flash che verranno eventualmente registrati e per individuarne l’esatta collocazione sul disco del nostro satellite. La strumentazione necessaria sarà costituita dal sistema “telescopio – telecamera – videoregistratore – monitor“. Per quanto riguarda il telescopio, in caso di strumento catadiottrico si renderà opportuno l’utilizzo di un riduttore di focale mentre combinazioni ottiche tipo Newton con i loro rapporti focali compresi tra F5 – F6 andranno benissimo considerando che dovremo rilevare la presenza di piccoli flash della durata di pochi istanti. Al fuoco diretto dello strumento verrà inserita una piccola telecamera del tipo utilizzato negli impianti TV a cc, oggi prodotta anche per lo specifico utilizzo in campo astronomico. Non si consiglia l’interposizione di filtri che potrebbero introdurre una eccessiva diminuzione della luminosità di tutto l’apparato. L’uscita video della telecamera verrà inoltre collegata al videoregistratore mediante apposito cavo con presa scart, dove attraverso un televisore o monitor avremo la possibilità di controllare l’immagine durante la videoregistrazione.  Si tenga presente che il lavoro di monitoraggio potrà protrarsi anche per alcune ore, pertanto procuriamoci una serie di videocassette della durata adeguata. Sarà utile osservare l’immagine mentre scorre sul monitor in quanto in presenza di uno o più flash sarà importante l’esatta determinazione dell’ora in cui tale evento si verifica, altrettanto importante sarà una rilevazione della magnitudine dei flash osservati.

  • Si ritiene di grande importanza che la presenza nei nastri di eventuali flashes attribuibili presumibilmente ad impatti di meteore sul suolo lunare venga confermata dalle osservazioni ( preferibilmente videoregistrazioni su nastri vergini di ottima qualità !! ) di altri osservatori, pertanto si invitano gli appassionati a comunicare mediante la scheda allegata i dati relativi alle loro eventuali osservazioni. L'esame dei nastri di registrazione andrà effettuato con la massima concentrazione possibile stando attenti a non farsi "abbagliare" dalle numerose scariche sempre presenti in un nastro le quali generano flash "artificiali" ). Dalla recente ma sempre utile esperienza acquisita nei precedenti monitoraggi si è notato che ad es. operando con un telescopio SC di 254 mm F10 con riduttore ad F5 ed in presenza di una illuminazione del disco lunare fino a valori di 0,60 - 0,65% circa si rende visibile il lato buio lunare il quale risulta chiaramente percepibile fino al bordo estremo. ( Eventualmente si può intervenire modificando la luminosità del monitor o televisore. ) Questa condizione consente un migliore controllo del lavoro che stiamo effettuando e costituisce un valido aiuto a non "debordare"  dal disco lunare e nel caso di eventuali flashes serve anche ad individuare l'area in cui si è verificato un ipotetico impatto.  Logicamente operando col riduttore ad F5 si può disporre inoltre di un'area maggiore di lato lunare buio, incrementata ulteriormente con l'accorgimento di posizionare il terminatore  in modo che esso risulti parallelo al lato maggiore del monitor o televisore.  In alternativa sarà utile inquadrare una porzione del terminatore dopo avere naturalmente individuato di che zona lunare si tratta.  Altrettanto essenziale per la buona riuscita del nostro lavoro sarà l'individuazione di stelle di magnitudine nota al fine di una esatta stima della luminosità di eventuali flashes. Prendere nota  inoltre con la massima precisione dell'esatta ora d'inizio e fine registrazione. Chi si organizza per lavorare in contemporanea farà bene ad inquadrare la stessa zona, preferibilmente posizionando l'equatore lunare al centro dell'immagine in modo da sfruttare la più ampia porzione di zona lunare possibile. Che poi esista il rischio non solo teorico che un flash si verifichi appena fuori della zona inquadrata questo nessuno può negarlo, è come chi va a caccia di TLP  ed uno di questi fenomeni si manifesta appena riposto il telescopio in casa !  Sempre nell'ambito del programma osservativo "Impatti  Lunari" è programmato il monitoraggio sistematico del lato buio del nostro satellite dal 3° al 9-10° giorno di lunazione anche se, almeno statisticamente, al di fuori dei grandi sciami di meteore la possibilità di un impatto "reale" diminuisce notevolmente. In ogni caso noi siamo qui e se avete bisogno di delucidazioni contattateci !!

DARK TEST: report di una verifica su vari tipi di nastri magnetici
Esperimenti di Dark Test effettuati presso Astronomica Langrenus
 
  • Al fine di comprendere, almeno per quanto possibile, l'esatta natura delle molteplici manifestazioni luminose presenti nei nastri magnetici sottoforma di flash puntiformi, flash multipli, più flash distribuiti su un piano orizzontale oppure segmenti luminosi di varia intensità, si è ritenuto di effettuare una interessante serie di test su alcuni nastri di diverse marche con l'obiettivo finale di giungere ad impostare una modalità operativa finalizzata al riconoscimento certo di almeno un "flash vero" fra i tanti la cui natura è esclusivamente di origine strumentale. ( Originata quindi da elementi della strumentazione utilizzata: Videoregistratore, telecamera, televisore o monitor, cavi elettrici ). Si è impostato il lavoro in modo da riproporre le identiche condizioni operative del monitoraggio lunare con l'unica eccezione del tappo sul lato frontale del telescopio eliminando pertanto qualunque fonte luminosa esterna. Al fine di rendere maggiormente credibile questa ricerca sono state introdotte alcune varianti, molto utili per comprendere in quali condizioni si osserva un incremento o una diminuzione delle manifestazioni luminose spurie unitamente alla variegata tipologia degli stessi flash. Durante i monitoraggi al lato buio della Luna si è osservato che solamente flash puntiformi possono essere considerati "sospetti" mentre quelli multipli, quelli distribuiti lungo un piano orizzontale ed i segmenti devono la loro origine, come detto più sopra, a motivazioni di carattere strumentale. Si è osservato inoltre che flash perfettamente puntiformi sono stati registrati anche durante gli esperimenti di dark test. Un ruolo non indifferente nella produzione di manifestazioni luminose spurie viene addebitato anche alla qualità dei singoli nastri magnetici utilizzati nei monitoraggi, anche se è doveroso precisare che lo scopo di questo lavoro non consiste nell'individuare un nastro valido piuttosto di un altro meno valido, ma si vuole comprendere quale può essere il flash vero tra una serie di flash puntiformi. Recentemente si stanno accreditando teorie secondo le quali vi sarebbe la possibilità di registrare il manifestarsi dei raggi cosmici sottoforma di flash puntiformi, di cui i sensori CCD sono ottimi rivelatori. Una complicazione in più sulla strada dei monitoraggi del nostro satellite.


  • Nastro GOLD TECH HG: Test A:   Dark test su nastro vergine non preregistrato (condizioni operative identiche a quelle osservative, con telescopio - vcr - telecamera). La durata del test è stata di 1h 58' e sono stati visualizzati complessivamente 496 flash così distribuiti: da 0 a 10' = 100 flash, da 10' a 30' = 86 flash, da 30' a 60' = 142 flash, da 60' a 118' = 168 flash. Media dei flash = 4,2 / minuto.   Caratteristiche dei flash =  singoli o in gruppi di 5-6 max visibili a caso in varie parti del monitor tv, si può stimare una magnitudine massima pari a 4,5 - 5.

  • Nastro GOLD TECH HG: Test B:  Su nastro vergine preregistrazione solo nel videoregistratore (senza la telecamera): notevole sequenza di flash, 4-5 flash / secondo.

  • Nastro GOLD TECH HG: Test C: Dark test sullo stesso nastro pre registrato: si conferma la media di 4-5 flash / secondo.

  • Nastro SONY Hi Fi EXCELLENCE: Test A:   La durata del test (nastro vergine con telescopio - telecamera - vcr) è stata di 2 ore ed ha rivelato la presenza complessiva di 733 flash così distribuiti: da 0 a 15' = 50 flash, da 15' a 40' = 140 flash, da 40' a 60' = 34 flash, da 60' a 80' = 140 flash, da 80' a 100' = 182 flash, da 100' a 120' = 187 flash. Media dei flash = 6,1/minuto.  Questi si sono manifestati in vari punti dello schermo tv con intensità luminosa massima talvolta anche leggermente superiore ai precedenti test. Inoltre è da segnalare che in numerosi casi i flash si propagavano lungo un piano orizzontale.

  • Nastro SONY Hi Fi EXCELLENCE: Test B:  In questo caso il nastro vergine è stato preregistrato buio solo nel videoregistratore (senza la telecamera) e su questo è stato successivamente effettuato il dark test con le stesse modalità dei precedenti. Lo scopo era di sperimentare se in queste condizioni il risultato potesse discostarsi rispetto al "Test A". Da 0 a 15' si sono manifestati 270-300 flash anche molto luminosi. Procedendo nella verifica del nastro si notano rapide sequenze di flash che vanno ad incrementare il dato dei primi 15 minuti. Il test B ha avuto una durata di 60'. 

  • Nastro PANASONIC EHD: Test A:   Dark test su nastro vergine senza pre registrazione. Durata test 120' riproducendo le identiche condizioni operative. All'esame del nastro si sono evidenziati da 00' a 20' = 300 flash + 120/140 flash multipli a sviluppo orizzontale con luminosità massima paragonabile a quella riscontrata negli altri test.  Nel proseguio del nastro il numero dei flash singoli e multipli si è leggermente ridotto fino ad una media pari rispettivamente a circa 230 / 100 ogni 20'. 

  • Nastro PANASONIC EHD: Test B:   Dark test su nastro vergine pre registrato.  Durata test 60'. Evidenziati n° 280 flash + 120 multipli a sviluppo orizzontale.

  • Nastro PANASONIC EHD: Test C:   Preregistrazione su nastro vergine senza telecamera. Riscontrata presenza notevole di flash.

  • Nastro TDK EHG. Test A:   Su nastro vergine preregistrazione solo nel videoregistratore (senza la telecamera): durata test: 90'. All'esame il nastro mostra una incredibile quantità di flash in forma prevalentemente allungata in senso orizzontale, con una frequenza stimata in almeno 10-12 flash / secondo. Luminosità pari o superiore alla mag. 4,5-5.

  • Nastro TDK EHG. Test B:   Sullo stesso nastro vergine preregistrato del "Test A" è stato effettuato il dark test con le modalità ormai note. Durata test 90'.  Al successivo esame il nastro sottoposto al "Test B" rivela la presenza complessiva di circa 20 flash di debole luminosità nell'intero arco dei 90'. Visualizzato attraverso il monitor del computer (14" 1024 x 768) questo nastro rivela numerosi flash molto deboli che nel tv color non erano percepibili.

  • Nastro TDK EHG. Test C:   Dark test su nastro vergine non preregistrato riproducendo le identiche condizioni operative con telescopio -  riduttore ad F5 - telecamera - vcr.  Viene visualizzata una notevole quantità di flash i quali si manifestano con una frequenza tra 6 - 10 flash al secondo.  La luminosità di questi viene stimata su valori di magnitudine 4 - 4,5 e si manifestano sia come singoli punti luminosi, sia in serie di 5 - 6 o più flash distribuiti su un piano orizzontale, oppure come segmenti luminosi anch'essi orizzontali.

  • Nastro TDK EHG. ( tdk-3 ):   Dark  test di 60' su nastro vergine senza preregistrazione, con telescopio - telecamera - vcr.
  • 1) -- flash multipli su un piano orizzontale, circa 230-240.
  • 2) -- flash molto deboli, 3-4 al secondo, sono appena percepibili risultando difficoltoso stabilire se siano tutti multipli.
  • 3) -- flash singoli, non oltre i 7-10 max in tutto quelli veramente singoli (ma anche meno) e con una luminosità superiore a quelli del punto 2.
  • Per un ulteriore controllo è stato visionato stavolta il nastro nel computer tramite la finestra video della scheda di acquisizione  incrementando la luminosità, al fine di distinguere con la massima attenzione i flash singoli da quelli multipli confermando i dati sopra riportati.

ANNOTAZIONI: Per quanto riguarda la tipologia dei flash presenti nel TDK EHG ed evidenziati nel dark test, è doveroso annotare come già nel precedente esame venne visualizzata una incredibile quantità di flash con una frequenza di circa 6-10 al secondo, suddivisi in singoli punti luminosi, in serie multiple di 5-6 o più flash distribuiti su un piano orizzontale, oppure come segmenti luminosi. La notevole frequenza di queste manifestazioni luminose indusse a limitare la durata del dark test a soli 30'. Ora riesaminato lo stesso nastro, appare una interminabile sequenza di segmenti luminosi di varia lunghezza e luminosità, con intensità stimata in almeno 10 o più al secondo, rendendo praticamente impossibile valutare con sufficiente precisione la % di flash singoli e/o multipli. Questi segmenti, che nel precedente esame erano meno intensi come luminosità ed in quantità minore, appaiono sovente con la loro estremità sinistra molto più luminosa rispetto al rimanente segmento ( efficacie il paragone con una freccia la cui punta è molto luminosa ). Inoltre nel monitor tv ( in presenza del particolare sopra descritto ) unitamente al continuo moto in verticale (non regolare) si nota anche uno spostamento orizzontale di questi segmenti in direzione verso sinistra (la stessa della parte più luminosa, in pratica i segmenti entrano da destra con la parte più luminosa e vanno verso sinistra ). Infine durante l'esame si è notato che incrementando anche in modo notevole la luminosità del tv, il fondo appariva con un "rumore" molto basso e privo di grana, contrariamente a quanto osservato negli altri nastri. Per maggiore sicurezza ho voluto rivedere più volte il TDK EHG ma con identico risultato. Penso che se la causa fosse attribuita alla telecamera o al vcr non si spiegherebbe come mai negli altri nastri non compaiono questi segmenti operando nelle identiche condizioni (telescopio - telecamera - vcr). Resta poi il fatto che lo stesso tipo di dark test eseguito invece su nastro preregistrato riduce il numero dei flash a poche decine nei 90' del test. Ho notato inoltre che registrando sul TDK EHG solo in vcr senza la telecamera si ottiene la identica incredibile serie di flash in forma allungata.

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