Astronomica Langrenus


 

La Geologia lunare con i dati delle sonde

Applicazione delle sovrimpressioni, realizzazione delle mappe, adattamento delle rispettive immagini al presente lavoro e varie annotazioni a cura di Astronomica Langrenus

Le varie colorazioni dei planisferi della Luna in presenza delle rispettive sovrimpressioni, costituiscono la trasposizione grafica dei dati scientifici acquisiti dalle sonde

 

Caratteristiche fisiche: "Temperatura superficiale diurna Chang'é 2 / Daytime surface temperature Chang'é 2"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Chang'é 2. In queste mappe viene visualizzata la temperatura superficiale della Luna col sole posizionato nel punto più alto nel cielo del nostro satellite. La legenda mostra che l'intervallo di temperatura è tra 240°K (-33 °C) ai poli, fino a 400°K (127 °C) all'equatore.

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Note: Nell'immagine n° 1 vediamo l'emisfero lunare rivolto verso la Terra. Partendo in prossimità dell'equatore, possiamo constatare come le zone a più elevate temperature DIURNE (380/400°K, indicate graficamente con la tonalità rossa) siano state rilevate in corrispondenza di alcuni grandi bacini da impatto, tra cui il settore centrale dell'oceanus Procellarum, il mare Insularum, il sinus Medii, il mare Tranquillitatis ed il settore sudovest del mare Crisium, mentre temperature leggermente inferiori (intorno ai 350/370°K indicate graficamente dalla tonalità rosa) sono state rilevate nelle aree adiacenti a quelle citate. Con le colorazioni verde e blu sono indicate le regioni lunari con temperature dai 340 ai 240°K, le quali corrispondono ai settori più settentrionali e meridionali. E' visibile inoltre una ristretta zona indicata con la tonalità violacea in prossimità delle zone polari nord e sud. Nell'immagine n° 2 abbiamo l'emisfero lunare non visibile dalla Terra, compreso da est del mare Crisium ad oltre i crateri Moscoviense, Mendeleev e Gagarin. Le zone con temperature più elevate sono limitate al settore occidentale del mare Smythii (L'area fra Tranquillitatis e Crisium è stata inserita solo per utile riferimento) mentre, contrariamente a quanto rilevato nell'emisfero rivolto verso la Terra, nella cosiddetta "fascia equatoriale" le temperature rilevate non hanno superato i 360°K. Analoga situazione viene indicata nell'immagine n° 3 in cui, nel medesimo emisfero lunare ma nel settore fra i grandi bacini da impatto Korolev, Hertzsprung e Orientale, non sono state rilevate temperature superiori ai 360°K. L'enorme bacino da impatto Aitken viene a trovarsi nelle regioni con temperature diurne di 260/300°K.


Caratteristiche fisiche: "Temperatura superficiale notturna Chang'é 2 / Night time surface temperature Chang'é 2"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Chang'é 2. In queste mappe viene visualizzata la temperatura superficiale della Luna nella parte dell'emisfero lunare non illuminata dal sole. La legenda mostra che l'intervallo di temperatura è tra 240°K (-33 °C) ai poli, fino a 400°K (127°C) all'equatore.

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Note: Osservando le immagini qui sopra, n° 1 - 2 - 3, contrariamente ai dati delle temperature superficiali diurne, per quanto riguarda le temperature superficiali NOTTURNE possiamo constatare come in entrambi gli emisferi lunari ai valori più elevati (360/400°K) corrispondano le regioni comprese in una vastissima zona in prossimità della fascia equatoriale, in modo più uniforme rispetto alle temperature diurne.


"Massa atomica del suolo / Soil atomic mass"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Queste mappe consentono di visualizzare la massa atomica del suolo in corrispondenza delle principali strutture superficiali del nostro satellite. L'elaborazione dei dati scientifici pone in evidenza che i bacini da impatto hanno una maggiore massa atomica a causa degli elementi pesanti in essi presenti. La specifica legenda è espressa in grammi/mole.

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Note: Nelle immagini qui sopra, la tonalità blu, che graficamente indica l'assenza o scarsità di elementi pesanti e conseguentemente una minore massa atomica, è estesa su gran parte dell'altro emisfero lunare oltre che sugli altipiani dell'emisfero rivolto verso la Terra. La maggiore massa atomica rilevata in corrispondenza dei grandi bacini da impatto rivolti verso il nostro pianeta (considerata la presenza di elementi pesanti), è indicata graficamente con la tonalità verde.


Presenza di elementi: "Idrogeno / Hydrogen"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Queste mappe consentono di visualizzare il contenuto di Idrogeno nelle varie strutture superficiali della Luna. In temporanea assenza di una specifica legenda, il colore ROSSO indica una elevata concentrazione di Idrogeno, mentre il colore BLU ne rivela una concentrazione di segno opposto.

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Note: Per quanto riguarda l'emisfero lunare rivolto verso il nostro pianeta (vedi immagine n° 1) le più elevate concentrazioni di Idrogeno, indicate graficamente con la tonalità rossa, sono state rilevate nel sud del mare Nubium, in una vasta porzione dell'altipiano meridionale, nel settore orientale del mare Fecounditatis in prossimità dei grandi crateri Langrenus, Vendelinus, Petavius, Furnerius, e nella regione del grande bacino da impatto Grimaldi. Minori concentrazioni di Idrogeno sono presenti anche in limitate aree dei mari Nectaris, Crisium, Serenitatis, Tranquillitatis, Imbrium e Procellarum. Sempre nell'emisfero visibile, concentrazioni di Idrogeno di segno opposto, indicate graficamente con la tonalità blu, sono distribuite in varie zone del disco lunare. Nell'immagine n° 2 vediamo l'altro emisfero lunare compreso dai mari Marginis e Smythi fino ad oltre i grandi crateri Moscoviense, Mendeleev e Gagarin, in cui prevalgono nettamente le zone in cui sono state rilevate le minori concentrazioni di questo elemento (indicate graficamente con la tonalità blu). Infine nell'immagine n° 3, sempre nell'emisfero lunare non visibile dalla Terra, elevate concentrazioni di Idrogeno sono state rilevate in corrispondenza dei bacini da impatto Korolev, Hertzsprung e mare Orientale, oltre ad altre zone più limitate, mentre nell'enorme bacino di Aitken l'analisi dei dati scientifici ha rivelato una debole concentrazione di idrogeno. Nel 1998 la sonda Lunar Prospector, per mezzo dello spettrometro, analizzò la velocità dei Neutroni che la Luna emette in seguito ai Raggi Cosmici. La presenza dell'Idrogeno in certe regioni lunari fu determinante per l'individuazione dei Neutroni nell'ambito della ricerca di antichissimi depositi di acqua nei crateri delle zone polari.


Presenza di elementi: "Ferro / Iron"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Queste mappe consentono di visualizzare il contenuto di Ferro nelle varie strutture superficiali della Luna. Risulta evidente come come i bacini da impatto siano ricchi di Ferro, in modo particolare sull'emisfero lunare rivolto verso il nostro pianeta.

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Note: Indubbiamente i bacini da impatto dell'emisfero lunare rivolto verso la Terra presentano la massima concentrazione di Ferro, graficamente indicato con le tonalità più chiare come evidenziato nell'immagine n° 1. Nell'opposto emisfero, al contrario, la presenza di Ferro risulta estremamente limitata, come vediamo nelle immagini n° 2 e 3.


Presenza di elementi: "Ossido di Ferro / FeO"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Clementine. I valori di FeO (ossido di ferro) possono essere utili per identificare i crateri con scavi di basalto e i "criptomari" (mari di basalto ricoperti con materiali più recenti).

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Note: Come già scritto nelle precedenti immagini in merito alle concentrazioni di Ferro, anche per quanto riguarda l'Ossido di questo elemento, i bacini da impatto dell'emisfero lunare rivolto verso la Terra ne indicano la massima concentrazione, graficamente indicato con le tonalità più chiare come evidenziato nell'immagine n° 1. Nell'opposto emisfero, al contrario, la presenza di Ossido di Ferro risulta estremamente limitata, come vediamo nelle immagini n° 2 e 3.


Presenza di elementi: "Titanio / Titane"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Essa consente di visualizzare la ripartizione del Titanio sulla superficie del nostro satellite. Risulta evidente come i bacini da impatto esistenti sull'emisfero lunare rivolto verso la Terra sono ricchi di questo metallo.

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Note: Anche per quanto riguarda il Titanio, le più elevate concentrazioni sono state individuate nei mari dell'emisfero rivolto verso la Terra. Combinando i dati acquisiti dalla sonda LRO con osservazioni in luce visibile e nella lunghezza d'onda dell'UV, venne realizzata una mappa nella quale furono evidenziate vaste aree con elevate concentrazioni di minerali contenenti Titanio, elemento di notevole importanza per la comprensione della struttura interna del nostro satellite. ""Guardando in alto verso la Luna, la sua superficie ci appare solo di diverse tonalità di grigio, almeno all'occhio umano. Ma se si usano i giusti strumenti, la Luna è molto colorata"" - ha spiegato Mark Robinson, dell'Arizona State University - ""I mari appaiono più rossi in alcuni posti e più blu in altri. Anche se sottili, queste variazioni nella colorazione ci dicono cose importantissime riguardo alla chimica e la geologia dell'evoluzione della superficie lunare. Indicano l'abbondanza di minerali come il ferro e titanio, ma anche la maturità del suolo lunare."" Sul nostro pianeta, in simili tipi di rocce, la maggiore concentrazione di Titanio viene valutata intorno all'1%, mentre nei mari dell'emisfero rivolto verso la Terra la percentuale di questo importante elemento è stimata dall'1% fino ad oltre il 10%. Il Titanio si trova nella Ilmenite, minerale ricco di Ferro, Titanio e Ossigeno.


Presenza di elementi: "Potassio / Potassium"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Risulta evidente come i bacini da impatto esistenti sull'emisfero lunare rivolto verso la Terra siano ricchi di questo metalloide.

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Note: Come già scritto per altri elementi, anche per quanto riguarda il Potassio, la massima concentrazione è stata rilevata nei mari lunari dell'emisfero rivolto verso il nostro pianeta, ad eccezione dei mari Crisium e  Nectaris. E' importante precisare come sull'emisfero non visibile dalla Terra, anche i grandi bacini da impatto non rivelino la presenza di questo elemento, tranne debolissime tracce.


Presenza di elementi: "Gadolinio / Gadolinium"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Questa sovrimpressione consente di visualizzare la ripartizione del Gadolinio sulla superficie lunare di entrambi gli emisferi. Risulta evidente come i bacini da impatto esistenti sull'emisfero lunare rivolto verso la Terra siano ricchi di questo elemento.

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Note: Le più elevate concentrazioni di Galdolinio (indicate con la tonalità rossa) sono state rilevate sull'emisfero lunare rivolto verso il nostro pianeta, precisamente in prossimità del bordo intorno al mare Imbrium, nel mare Insularum (ad W e S del cratere Copernicus), nella zona fra Sinus Aestuum e nord mare Nubium. Minori quantitativi sono indicati graficamente con la tonalità verde mentre, con la tonalità azzurra/blu, le vastissime regioni in cui la presenza questo elemento è risultata estremamente debole.


Elementi radioattivi - "Torio / Thorium"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Questa sovrimpressione consente di visualizzare il contenuto in Torio nelle strutture superficiali di entrambi gli emisferi. E' evidente come i bacini da impatto esistenti sull'emisfero lunare rivolto verso la Terra siano ricchi di questo elemento.

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Note: Elevate concentrazioni di Torio sono state individuate nei bacini da impatto dell'emisfero lunare visibile dal nostro pianeta. Indicate graficamente con la tonalità rossa, le zone ricche di questo elemento radioattivo sono localizzate nel mare Insularum ad W e S del cratere Copernicus e nella zona fra il nord del mare nubium ed il sinus Aestuum.


Elementi radioattivi -"Uranio / Uranium"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda giapponese Kaguya dal gruppo di lavoro dello JAXA. La legenda indica il conteggio delle particelle emesse di Uranio. Appare evidente come i bacini da impatto esistenti sull'emisfero lunare rivolto verso la Terra siano ricchi di questo elemento.

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Note: Indiscutibilmente, guardando queste tre immagini, appare inequivocabile come la massima concentrazione di Uranio sia stata individuata nella zona intorno al cratere Copernicus, indicata graficamente con la tonalità rossa. Moderate percentuali di questo elemento radioattivo esistono anche nei mari Imbrium, NubiumSinus Aestuum, Nubium e oceanus Procellarum. Una delle più importanti scoperte effettuate dalla sonda giapponese Kaguya, riguarda il rilevamento di Uranio nel suolo del nostro satellite, monitorando le emissioni di raggi gamma emesse da questo elemento a causa del suo decadimento radioattivo. Il differente ritmo di decadimento ha consentito, basandosi sull'emissione di raggi gamma, la rilevazione di altri elementi fra cui Torio, Potassio, Ferro, Magnesio, Ossigeno, Titanio, Silicio e Calcio.


Elementi radioattivi -"Radon"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Questa consente di visualizzare il contenuto in Radon nelle strutture superficiali di entrambi gli emisferi. La legenda indica il conteggio delle particelle emesse dal radon, consentendo una grossolana visualizzazione della presenza di radon nelle formazioni lunari.

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Note: Dalle immagini di entrambi gli emisferi lunari, appare indiscutibile come la massima concentrazione di questo gas radioattivo sia stata individuata nella parte centrale dell'oceanus Procellarum, situato nell'emisfero rivolto verso la Terra.


Elementi radioattivi -"Polonio - Polonium"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Questa sovrimpressione consente di visualizzare il contenuto di Polonio nelle strutture superficiali di entrambi gli emisferi. La legenda indica il conteggio delle particelle emesse di Polonio, consentendo una grossolana visualizzazione della presenza di Polonio nelle strutture superficiali di entrambi gli emisferi lunari.

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Note: Questo elemento chimico radioattivo sembra uniformemente distribuito in entrambi gli emisferi lunari, anche se con una lieve maggiore incidenza sulla faccia visibile dalla Terra.


Emissioni di neutroni - "Neutroni Epitermici / Neutrons Epithermal"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Questa sovrimpressione consente di visualizzare l'emissione di Neutroni Epitermici nelle strutture superficiali di entrambi gli emisferi. Le unità di misura corrispondono al conteggio dei neutroni rilevati. Considerando la specifica legenda, nei bacini da impatto esistenti sull'emisfero lunare rivolto verso la Terra, sono state rilevate emissioni di Neutroni dal valore 129 (tonalità blu) al valore 150 (tonalità giallo chiaro). Nell'altro emisfero lunare, valori da 142 (tonalità rosso chiaro) al valore 150 (colore giallo chiaro).

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Note: Tenendo in considerazione la specifica legenda, elevate concentrazioni di Neutroni Epitermici sono state individuate in varie regioni dell'emisfero lunare non visibile dalla Terra (indicate con tonalità giallo chiaro) mentre, indicati graficamente con la tonalità blu, vediamo che i minori accumuli di questo tipo di Neutroni sono stati rilevati nell'emisfero rivolto verso il nostro pianeta, e precisamente in alcune aree del sinus Aestuum, nord mare Nubium e zone limitate del mare Imbrium. Molto diffusa in entrambi gli emisferi lunari la tonalità rossa, corrispondente al valore medio di 140.


Emissioni di neutroni - "Neutroni a largo spettro / Neutrons broadband"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Questa sovrimpressione consente di visualizzare l'emissione di Neutroni a Largo Spettro nelle strutture superficiali di entrambi gli emisferi. Le unità di misura corrispondono al conteggio dei neutroni rilevati. Risulta che i bacini da impatto esistenti sull'emisfero lunare rivolto verso la Terra sono dei potenti emettitori di neutroni.

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Note: In assenza di una specifica legenda, si rimanda a quanto specificato sopra in merito a questo tipo di Neutroni.


Emissioni di neutroni - "Neutroni Veloci / Fast Neutrons"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda Lunar Prospector dal Dr. Alan Binder e dal suo gruppo di lavoro. Questa sovrimpressione consente di visualizzare l'emissione di Neutroni Veloci nelle strutture superficiali di entrambi gli emisferi. Le unità di misura corrispondono al conteggio dei neutroni rilevati. E' evidente come i bacini da impatto esistenti sull'emisfero lunare rivolto verso la Terra siano dei potenti emettitori di neutroni.

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Note: Le regioni lunari interessate dalle maggiori emissioni di Neutroni Veloci, indicate graficamente in legenda con le tonalità più chiare, si trovano in corrispondenza dei bacini da impatto dell'emisfero visibile dalla Terra. Sull'altro emisfero lunare, solo nei mari Marginis e Smythii sono state individuate moderate emissioni di Neutroni Veloci.


Emissione di radiazioni - "Raggi gamma / Gamma rays"

ATTENZIONE:  La sovrimpressione applicata alle immagini tratte dal planisfero lunare del "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, è stata realizzata con i dati della sonda giapponese Kaguya dal gruppo di lavoro dello JAXA. La legenda è basata sul livello di radiazione gamma rivelato dalla sonda. Questa sovrimpressione consente di visualizzare la presenza di Raggi Gamma nelle strutture superficiali di entrambi gli emisferi. Ci si rende subito conto che la ripartizione è piuttosto uniforme.

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Note: L'analisi dei dati scientifici ha consentito di determinare come l'emissione di raggi Gamma sia quasi uniformemente distribuita in entrambi gli emisferi del nostro satellite. Unica eccezione è la zona immediatamente a nord del mare Frigoris, al confine con la regione polare settentrionale, in cui la tonalità rossa indica un valore di emissione piuttosto elevato. E' interessante notare come nei cosiddetti mari lunari siano stati rilevati valori molto bassi. Moderate emissioni di raggi Gamma sono state individuate in aree molto limitate di entrambi gli emisferi.


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