Astronomica Langrenus


Astronomica Langrenus Sezione COMETE



  • Le Comete provengono da una enorme massa di detriti cosmici, meglio conosciuta come "Nube di Oort". Questa si trova ai confini del Sistema Solare raggiungendo un'estensione pari a circa cinquantamila volte la distanza Terra-Sole. Le Comete, oltre ad altri corpi rocciosi di varie dimensioni, si trovano nella nube di Oort fin dalle origini del nostro Sistema Solare. Abbastanza frequentemente alcuni di questi pezzi di roccia ghiacciata sfuggono dalla "nube" e si avvicinano al Sole a grande velocità ponendosi in orbite molto allungate, entrando a far parte della vastissima famiglia delle Comete. Alcune di queste si presentano nei nostri cieli periodicamente in quanto percorrono un'orbita di forma ellittica mentre altre, proiettate lungo orbite "aperte", si portano una sola volta in direzione del nostro Sole. Quando la Cometa raggiunge una distanza di alcune centinaia di milioni di chilometri dal Sole, il ghiaccio che essa contiene inizia il suo processo di vaporizzazione, formando attorno al nucleo roccioso una nube di gas e polveri, detta "chioma". Quando la Cometa si avvicina fino a poche centinaia di milioni di chilometri dal Sole (circa 200 / 300 milioni), la radiazione solare agisce sulle particelle di polvere della "chioma" proiettandole lungo la direzione opposta rispetto al Sole con la formazione della classica "coda". Le Comete possono impiegare migliaia di anni per compiere un'orbita intorno al Sole, ma potremo godere della loro osservabilità nei pochi mesi in cui essa sarà più vicina alla nostra Stella. I gas contenuti nella "chioma" vengono ionizzati dalla radiazione solare. Tali gas, perdendo i loro elettroni, si trasformano in plasma il quale viene proiettato dalla radiazione solare nella direzione opposta rispetto al nostro Sole andando in questo modo a costituire la "coda di ioni". Questa situazione pertanto determinerà la formazione di due code. La "coda" di una Cometa varia la propria conformazione mentre si sposta lungo la sua orbita. Mentre l'astro chiomato si avvicina al Sole, aumenta contestualmente anche l'intensità della radiazione solare unitamente alla vaporizzazione di una crescente quantità di gas e polveri. Naturalmente la luminosità delle Comete viene posta in relazione soprattutto alla diffusione della luce solare da parte delle particelle che compongono la "chioma". La lunghezza della "coda" di una cometa può raggiungere i 100/150 milioni di chilometri. Le dimensioni del nucleo di una cometa solitamente sono limitate a pochi chilometri, inoltre è importante notare che ad ogni successivo passaggio nelle vicinanze del Sole una parte del materiale di cui è composta verrà dispersa nello spazio. 

Immagini delle Comete acquisite con telescopi a controllo REMOTO


 

C/2020 F3 Neowise


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Immagine 19: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 18: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 17: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 16: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 15: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 14: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 13: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 12: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 11: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 10: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 09: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 08: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 07: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 06: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 05: F3 Neowise dalle Isole Canarie con i telescopi di SLOOH

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Immagine 04: F3 Neowise dopo le elaborazioni con Autostakkert e Registax  - MAK RUMAK 250mm

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Immagine 03:  Elaborazione col filtro Larson-Sekanina evidenzia la presenza di deboli strutture a fontana (vedi frecce)  - MAK RUMAK 250mm

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Immagine 02:  Nuova applicazione del filtro Larson-Sekanina con la comparsa di una struttura spiraliforme, poi ulteriormente evidenziata  - MAK RUMAK 250mm

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Immagine 01:  Elaborazione finalizzata a confermare la presenza di una notevole struttura spiraliforme, ponendo la massima attenzione ad evitare eventuali artefatti  - MAK RUMAK 250mm


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