Astronomica Langrenus


 

Rilievi e depressioni del nostro satellite e "Asimmetria geofisica lunare"

 

- Nonostante l'emisfero lunare che conosciamo presenti una prevalenza di mari o regioni relativamente pianeggianti (con le rispettive depressioni altimetriche del suolo) rispetto ad altre zone con più elevati livelli altimetrici, sulla cosiddetta "faccia nascosta" abbiamo sia la più profonda voragine (Il bacino Aitken, diametro di 2300 km e profondità di 13 km), sia la regione col massimo livello altimetrico lunare intorno ai crateri Korolev ed Hertzsprung). In seguito a questa asimmetria geofisica, l'emisfero visibile si trova ad un livello inferiore di 1600 metri rispetto ad una ipotetica superficie sferica, mentre l'altro emisfero lunare risulta di 1600 metri più elevato rispetto alla medesima superficie di riferimento. Una così evidente differenza dei due emisferi lunari va probabilmente ricercata nel sincronismo dei moti di rotazione e rivoluzione. Infatti le maree del nostro pianeta avrebbero frenato la rotazione della Luna intorno al proprio asse, costringendola a rivolgerci sempre il medesimo emisfero.

- Attenzione: Le sovrimpressioni applicate alle immagini tratte dal planisfero lunare di "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, sono basate sui dati gravimetrici registrati dalla sonda Clementine ed elaborati da Maria T. Zuber e dal suo gruppo di lavoro presso LPI. Queste consentono di determinare le altezze delle varie strutture superficiali della Luna. E' questa la tecnica operativa che ha evidenziato l'esistenza sull'emisfero lunare non visibile dalla Terra di AITKEN, il più grande bacino dai impatto attualmente conosciuto nel nostro sistema solare, col diametro di 2300 km ed una profondità di 13 km. Per quanto riguarda la rispettiva legenda, i valori sono espressi in piedi (1 piede = 0,3048 Km). La colonna di sinistra è basata su una scala lineare dei colori spettrali, mentre quella di destra è basata su una scala lineare delle altitudini.


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Immagine n° 1:  Considerando come riferimento la specifica legenda (sopra al centro), vediamo come alle pianure o mari lunari corrisponda la rispettiva colorazione blu/violacea, indicante graficamente le regioni altimetricamente più depresse che si trovano sull'emisfero rivolto verso la Terra. Per quanto riguarda le zone altimetricamente più elevate (indicate graficamente con la rispettiva colorazione rosa/grigio chiaro), queste si trovano in prossimità del centro del disco lunare nella regione del Sinus Medii oltre che in prossimità dell'estremo bordo sudovest, al confine con l'altro emisfero lunare.

 

Immagine n° 2:  Se dall'immagine n° 1 ci spostiamo verso est entriamo nell'altro emisfero della Luna, il cui confine è indicato dalla linea retta di colore giallo. Notiamo la notevole prevalenza di vastissime regioni altimetricamente elevate, indicate graficamente dalle colorazioni rosa/grigio chiaro mentre in basso a destra si scorge solo una porzione della depressione del grande bacino di Aitken, indicata graficamente col colore violaceo. In alto a sinistra sono visibili le depressioni del suolo situate in prossimità del confine fra i due emisferi lunari (colore blu/viola). Il livello altimetrico convenzionale pari a zero è indicato dal colore verde chiaro/giallo.


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Immagine n° 3:  L'immagine qui sopra rappresenta gran parte dell'altro emisfero della Luna. Le zone altimetricamente più depresse sono concentrate nell'area occupata dal grande bacino da impatto di Aitken (visibile in basso, indicato graficamente dal colore viola), mentre su gran parte di questo emisfero prevalgono le vastissime regioni in cui l'elevazione del suolo raggiunge valori altimetrici molto elevati. Infatti, oltre alla corrispondente colorazione rosso chiaro/rosa, si nota anche come la tonalità grigio/chiaro (indicante graficamente le zone con i massimi livelli del suolo) sia particolarmente diffusa nel settore centrale destro, in cui spiccano le grandi strutture crateriformi Korolev ed Hertzsprung, anch'esse altimetricamente molto elevate rispetto al livello convenzionale zero.

 

Immagine n° 4:  Spostandoci sempre verso oriente, torniamo in vista dell'emisfero lunare rivolto verso la Terra, il cui confine coincide indicativamente con la linea retta gialla. Osservando l'immagine qui sopra, a sinistra della citata linea, vediamo ancora una vasta porzione dell'emisfero invisibile da Terra di cui è importante evidenziare alcune sue particolarità. Nel settore centrale sinistro, la colorazione grigio/chiaro indica graficamente la regione in cui il suolo raggiunge altimetricamente la massima altezza (considerando l'insieme del nostro satellite) rispetto al livello zero convenzionale. E' interessante notare la depressione dell'area centrale del mare Orientale (colore blu/viola), in contrasto con i grandi crateri Korolev ed Hertzsprung i quali risultano molto più elevati (colore rosso chiaro/rosa). Al contrario, si rende visibile una porzione della maggiore depressione esistente sulla Luna (in basso a sinistra, il bacino di Aitken), mentre ad oriente vediamo la depressione dell'enorme oceanus Procellarum (4 milioni di kmq). Pertanto, in questa immagine, probabilmente possiamo renderci conto di come l'altro emisfero sia altimetricamente più elevato (detta comunemente la "gobba") rispetto a quello rivolto verso il nostro pianeta.


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Immagine n° 5:  Superata la depressione del mare Orientale (a sinistra, colore viola ), rientriamo nell'emisfero lunare rivolto verso la Terra. Guardando l'immagine qui sopra, risalta immediatamente come la Luna rivolga al nostro pianeta l'emisfero altimetricamente più depresso rispetto a quello non visibile dal nostro pianeta.


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Immagine n° 6:  Il nostro satellite visto sulla verticale al di sopra della zona polare nord (in prossimità del centro dell'immagine). La linea gialla indica il confine fra i due emisferi. Anche in questo caso è molto evidente quella che può essere definita come "asimmetria geofisica" lunare. Infatti alla colorazione blu/viola prevalente sull'emisfero rivolto verso la Terra, indicante graficamente le regioni altimetricamente più depresse (a destra della linea gialla), contrasta la colorazione rosa e grigio/chiaro di vaste aree dell'emisfero opposto, indicanti le massime elevazioni altimetriche del suolo: la classica "gobba".

 

Immagine n° 7:  Il nostro satellite visto sulla verticale al di sopra della zona polare sud (in prossimità del centro dell'immagine). A sinistra della linea gialla, vediamo il settore meridionale dell'emisfero lunare non visibile dalla Terra con le depressioni del grande bacino di Aitken (al centro) e del mare Orientale nella parte alta dell'immagine, entrambe indicate con la corrispondente colorazione  blu/viola. A destra della linea gialla abbiamo il settore meridionale del nostro satellite rivolto verso il nostro pianeta. In conclusione, nonostante l'emisfero lunare che conosciamo presenti una prevalenza di mari o regioni relativamente pianeggianti, (con le rispettive depressioni altimetriche del suolo) rispetto ad altre zone con più elevati livelli altimetrici, sulla cosiddetta "faccia nascosta" abbiamo sia la più profonda voragine (Il bacino Aitken, diametro di 2300 km e profondità di 13 km), sia la regione col massimo livello altimetrico del suolo lunare intorno ai crateri Korolev ed Hertzsprung). 


- Attenzione: Le sovrimpressioni applicate alle immagini tratte dal planisfero lunare di "Virtual Moon Atlas" e pubblicate in questa pagina, sono basate sui dati gravimetrici registrati dalla sonda Clementine ed elaborati da Maria T. Zuber e dal suo gruppo di lavoro presso LPI. Queste consentono di determinare le altezze delle varie strutture superficiali della Luna. E' questa la tecnica operativa che ha evidenziato l'esistenza sull'emisfero lunare non visibile dalla Terra di AITKEN, il più grande bacino dai impatto attualmente conosciuto nel nostro sistema solare, col diametro di 2300 km ed una profondità di 13 km. Per quanto riguarda la rispettiva legenda, i valori sono espressi in piedi (1 piede = 0,3048 Km). La colonna di sinistra è basata su una scala lineare dei colori spettrali, mentre quella di destra è basata su una scala lineare delle altitudini.


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